Giuseppe Conte critica duramente il governo per l’atteggiamento ambiguo sulle forniture di armi a Israele, chiedendo embargo totale.
Durante la presentazione del libro “Il peccato originale di Israele” di Gianluca Ferrara, tenutasi alla Camera, Giuseppe Conte ha mosso accuse pesanti contro il governo italiano. Il leader del Movimento 5 Stelle ha puntato il dito contro quella che definisce un’azione politica incoerente e priva di coraggio rispetto al conflitto israelo-palestinese.
Conte attacca il governo sulle forniture di armi a Israele
Conte ha dichiarato: “Abbiamo chiesto sin dall’inizio un totale embargo delle armi a Israele, che significa condannare all’isolamento progressivo Israele sino a quando non cambierà completamente postura, politica e atteggiamento.” Ha poi aggiunto: “Il nostro governo anche qui vigliaccamente ha fatto finta di accedere a questa soluzione, in realtà con una grande presa in giro, ipocrita come questo governo, oltre che vigliacco.”
L’ex premier ha accusato il governo di aver lasciato che i contratti di fornitura già in essere continuassero a essere rispettati, rendendo vano ogni impegno per limitare il supporto bellico a Israele. “Sembrerebbe che non hanno consentito nuovi contratti per la fornitura di armi, ma non hanno sospeso l’attuazione dei contratti già conclusi. Quindi abbiamo continuato a fornire armi a Israele nonostante questo scempio e questo orribile massacro.”
Le richieste del Movimento 5 Stelle: embargo e riconoscimento della Palestina
Giuseppe Conte ha sottolineato la necessità di adottare una linea più dura nei confronti del governo israeliano, evidenziando come l’attuale approccio dell’esecutivo italiano risulti insufficiente. “Abbiamo chiesto dure sanzioni commerciali e diplomatiche contro tutto il governo di Israele e il riconoscimento della Palestina.”
L’ex premier ha ribadito l’impegno del Movimento per un approccio che metta al centro il rispetto dei diritti umani. “Non ci formeremo perché riteniamo che quando ci si colloca in una logica di rispetto dell’essere umano bisogna essere conseguenti, senza distinzione.”
Le dichiarazioni di Conte si inseriscono in un dibattito acceso sulle responsabilità italiane e internazionali nel conflitto in Medio Oriente. Le sue parole rappresentano una richiesta forte di maggiore coerenza e fermezza nelle politiche estere del Paese.